Nel 13esimo secolo, è stato fondato il monastero di San Bartolomeo a Musignana, per accogliere le suore "agostiniane di Santa Croce". In sito era già presente una torre di sorveglienza utilizzata per tenere sotto controllo gli accessi a Firenze dalla valle dell'ema, che ha fatto da base per la construzione.
Interno ad essa furono costruiti i vari edifici: la residenza della madre superiora, il refettorio, il dormitoio delle suore, il chiostro, la cappella. Col passare di secoli, la struttura complessiva si è modificata, amplandosi, permettendo lo sviluppo della communità a cui esso era legata.
Con l'arrivo di Napoleone in Italia, in accordo col governo francese, decisero nel 1808 l'esproprio di proprietà del clero.
Nonostante ciò, per 10 anni, le suore di San Bartolommeo beneficiarono di una deroga e poterono continuare a presidiare il monastero.
Il 24 Aprile 1820, il monastero divenne proprietà della ricca famiglia Zini, facente parte della nobiltà di Modena e Ferrara.
Essa acquistò alcuni terreni situati intorno al monastero dal nobile locale Marchese Francesco Riccardi della Vernaccia e dopo diversi anni di lavori, il convento viene trasformato in una tenuta agricola con 17 fattorie.
Nel 1827, prende il nome di "Tenuta la Novella". I prodotti che uscirono del complesso aziendale erano: vino, olio d'oliva, farina di castagne, grano, frutta, verdure e formaggi di pecora.
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