Il chicco più famoso del mondo è il seme della Coffea, arbusto sempreverde appartenente alla famiglia botanica delle Rubiacee. Esistono oltre 80 specie di Coffea, ma sono solo due quelle utilizzate commercialmente e da cui si ricavano i semi che, una volta torrefatti e macinati, danno origine al caffè: Coffea arabica e Coffea canephora, meglio conosciute come Arabica e Robusta. La prima Coffea utilizzata è stata l’Arabica, di cui ne vengono coltivate diverse qualità, con basso contenuto di caffeina, ma ricchi di aroma e con un grado di acidità gradevole.
La Coffea Robusta ha un grado di resistenza maggiore a parassiti e a condizioni climatiche, quali temperature più alte e precipitazioni abbondanti. Il caffè, che si ottiene dai suoi chicchi rotondi e di colore giallo (o giallo-marrone), è più corposo e forte, con un maggiore contenuto di caffeina.
Sebbene l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’abbia definita come un “non nutritive dietary component”, ovvero un non alimento, difficilmente si potrà trovare un'altra bevanda ricca di principi, attivi e non, come il caffè. Finora, infatti, sono state identificate circa 900 sostanze contenute nel caffè, tra cui minerali (potassio, calcio, magnesio, fosfati e solfati). Ma la sostanza più importante, sia per la concentrazione che per le sue qualità, è la caffeina.
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